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📺 Whatsapp, ChatGPT e l'avanzata veloce (e incondizionata) dell'AI

Benvenuto nella newsletter #16

Indice dei contenuti

Ieri, dico ieri non un anno fa, mi ha colpito la news che è già disponibile su Whatsapp l’integrazione con ChatGPT scrivendo semplicemente allo stesso numero di telefono da tutto il mondo.

Perchè mi ha colpito?

Semplice: Whatsapp è diventato oramai il nostro strumento personale quotidiano che usiamo con la maggiore frequenza (78% degli Italiani, 35 milioni di persone!!!) ed ora ti permette gratuitamente di dialogare con il più diffuso assistente di Intelligenza Artificiale del mondo da subito.

Quindi: l’AI è entrato ufficialmente nelle nostre vite quotidiane.

Ne ho già parlato in questa newsletter buttando dentro Carletto Mazzone.

Meglio iniziare a capire davvero di cosa parliamo e prendere dimestichezza con termini e concetti che da gennaio (non fra 5 anni…) diventeranno di uso comune.

Ma soprattutto per sapere distinguere la “fuffologia” da cià che serve ed è utile da subito.

NOTA: Ti preannuncio che ti chiederò una prova pratica, quindi mettiti comodo quando leggi questo numero.

Buona lettura… ma soprattutto ti auguro un caro e sereno Natale 🎅🎄!

📺 Whatsapp, ChatGPT e l'avanzata veloce (e incondizionata) dell'AI

Ricordo che questa newsletter è nata con l’obiettivo di mettere a disposizione degli operatori dell’automotive post-vendita (titolari di car service, manager e professionisti vari) uno strumento di aggiornamento settimanale sulle evoluzioni tecnologiche del settore in modo diretto ma soprattutto indiretto.

Ecco l’impatto dell’AI è di tipo “indiretto”, come tutte le tecnologie che cambiano il paradigma della storia che partono dal basso su larga scala per poi diffondersi in verticale nei vari settori.

In pratica: come per il passaggio dalle pagine gialle al web è già un processo “non opzionale”.

Vediamo in che termini, a mio avviso, entrerà nel settore automotive post-vendita.

Provare per credere: prova ChatGPT su Whatsapp

Se non lo hai ancora fatto, ti invito a provare adesso (si mentre leggi, poi torna qui però 😅) di cosa sto parlando con le seguenti istruzioni:

  1. Apri Whatsapp

  2. Clicca in alto sul “+”

  3. Poi nuovo contatto

  4. Registra il numero unico internazionale di ChatGPT: +18002428478 (con il + davanti cancellando il +39 che ti appare di default)

  5. Chiedi quello che vuoi, quando vuoi e come vuoi

Test con il mio iPhone

Prova a fare qualsiasi tipo di domanda in qualunque ambito e per qualunque esigenza.

Fatto? Allora possiamo andare avanti con il ragionamento.

Dal ChatBot agli Agenti Autonomi

Per andare diretti al punto che riguarda il settore automotive, questa tecnologia grazie ai vantaggi di cui sopra sta introducendo una nuova forma di strumento: l’agente autonomo.

Finora tutti conosciamo i chatbot, semplici assistenti in gradi rispondere a domande molto circoscritte in pochi ambiti. Di fatto sono una specie di centralino sotto forma di chat dove dai delle opzioni tipo “digita 1 per…. digita 2 per….” dando come risposte i contenuti delle FAQ (la sezione dei siti web dove ci sono le “domande frequenti” per capirci).

Niente di straordinario, ne risolutivo. Tant’è che poi nel caso del customer care la stragrande maggioranza dei clienti dopo un primo tentativo si scocciano e cercano un assistente umano che dia una soluzione vera alla propria richiesta.

 Vuoi approfondire questi temi in modo specifico per la tua azienda o la tua professionalità?

Con una consulenza di 30min gratuita con me possiamo analizzare insieme i punti di forza e di debolezza “digitali” della tua azienda o della tua figura.

Cosa sono gli agenti autonomi?

Innanzitutto l’ambito di applicazione che vedremo riguarderà l’assistenza agli operatori interni dell’azienda, cioè renderli più efficienti e veloci nelle operazioni basilari.

In generale questi agenti non operano in modo isolato all’interno di singoli dipartimenti, ma attraversano l’intera struttura organizzativa, eliminando le tradizionali divisioni in compartimenti stagni aziendali. Possono funzionare in ambiti trasversali, dalla finanza e le risorse umane, consentendo alle aziende di affrontare sfide complesse e multiformi che gli strumenti di produttività isolati non possono risolvere.

In quanto evoluzione dei chatbot, sono programmi software in grado di interagire con l’ambiente specifico, raccogliere dati e utilizzarli per eseguire attività autodeterminate al fine di raggiungere obiettivi predeterminati. Gli operatori stabiliscono degli obiettivi, ma è l’agente di intelligenza artificiale a scegliere in modo indipendente le azioni migliori da eseguire per raggiungerli.

Sistema 0: l'intelligenza artificiale sta già cambiando il cervello umano?

In tutto questo c’è anche un aspetto scientifico da non sottovalutare.

Come riportato da Massimo Chiriatti, Chief Technical and Innovation Officer, Italia di Lenovo e parte del gruppo di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con l’intelligenza artificiale nasce un nuovo modo di pensare, che affianca i noti Sistema 1 (quelle delle decisioni veloci, istintuali) e Sistema 2 (quello delle scelte ponderate e razionali).

E' la teoria del gruppo di esperti che propone per l’intelligenza artificiale un "sistema di pensiero 0".

La differenza principale con i sistemi 1 e 2 è che il sistema 0 non risiede nel nostro cervello, ma forma uno strato artificiale esterno che “potenzia” le nostre capacità cognitive: una sorta di assistente invisibile che filtra, organizza e arricchisce le informazioni ancor prima che raggiungano la nostra mente.

Il sistema 0 però non comprende le informazioni: può processare enormi quantità di dati, ma ha bisogno dell'interpretazione umana per dare loro un senso compiuto.

L’intelligenza artificiale quindi "pensa" e "percepisce" il mondo, ma non può dare un senso alle informazioni senza la mente umana.

Tranquillamente si può parlare di "integrazione" uomo/macchina e non di "sostituzione".

Le strategie dei grandi player tecnologici

Vediamo una rapida carrellata di come le grandi Big Tech mondiali stanno proponendo la loro soluzione come Agenti Autonomi:

  • Salesforce: è la più grande piattaforma di CRM del mondo. La soluzione creata è AgentForce, una suite per generare agenti AI personalizzabili che operano autonomamente in vari settori aziendali, gestendo dati, prendendo decisioni e adattandosi a diversi contesti per massimizzare le performance.

  • Microsoft: Il CEO Satya Nadella ha annunciato il rilascio dei nuovi "autonomous agent" di Dynamics 365 Copilot, che opereranno come app AI per ottimizzare i flussi di lavoro e automatizzare processi aziendali come vendite, assistenza clienti e gestione della supply chain.

  • Amazon: All'ultima edizione di re:Invent, Amazon Web Services ha lanciato la famiglia di modelli di AI generativa "Nova" e ha potenziato la piattaforma Bedrock con nuovi strumenti cloud per automatizzare l'assistenza clienti e l'elaborazione ordini.

  • SAP: A settembre 2023 ha presentato Joule, il copilota di AI generativa, ora evoluto con agenti autonomi per collaborare su processi aziendali specifici come aggiornamenti contabili e gestione delle fatture e controversie.

Il caso Google: rincorre per non scomparire

Si hai capito bene. Google rischia di scomparire.

Il monopolista mondiale delle ricerche online per la prima volta inizia a vedere un calo nelle ricerche on line sul motore di ricerca Chrome o sui cellulari Android (70% di quota di mercato!) dovuto alla crescita in parallelo delle ricerche su ChatGPT da parte di giovani in particolare.

Arriva Deep Research, l'assistente intelligente alla ricerca, disponibile da oggi in Gemini Advanced. Utilizza capacità avanzate di ragionamento per esplorare argomenti complessi e fornire rapporti completi e di facile lettura. Puoi chiedere a Gemini di scandagliare il web e redigere un rapporto basato sulle sue scoperte.

Grok-2: l’ultima follia di Elon Musk

Ancora lui, ovunque.

Dopo aver acquisito X (ex Twitter) ha sviluppato la sua AI ed ora, dopo un primo periodo a pagamento, lo ha liberato gratuitamente per tutti. Liberato nel senso che può fare tutto quello che gli viene chiesto senza limitazioni, come generare immagini e video di qualsiasi persona.

Qui trovi l’articolo per approfondire anche le critiche.

I punti di forza dell’AI

Dopo la prova pratica che ti ho suggerito all’inizio potrai meglio capire i vantaggi che rendono questa tecnologia inarrestabile:

Semplifica: è tutto semplice dall’integrazione fino all’uso come fare una domanda ad una persona vera che ti risponde in tempo reale h24 7/7. Le sue risposte sono il risultato di elaborazioni complesse e che ottieni pronto all’uso per la tua specifica necessità.

Veloce: non passa settimana senza il rilascio di un aggiornamento di questi tool. Non ti poni neanche più il problema se pensare ad una alternativa, prendi la testi e la adotti.

Scalabile: si diffonde alla velocità della luce grazie alla sua capacità di integrarsi in più sistemi ed altre tecnologie. Di fatto supera il concetto di concorrenza, tutti diventano partner di tutti condividendo i benefici di raggiungere mercati sempre più grandi in termini di clienti.

Gli stessi punti di debolezza dell’Automotive di oggi

Se oggi l’automotive di trova nel bel mezzo di uno tzunami senza precedenti è perchè i punti di forza dell’AI che la rendono invincibile sono al contrario i punti di debolezza dell’Automotive sia OEM ma soprattutto dell’evoluzione (scarsa) del post vendita:

Complesso: qualsiasi innovazione o cambiamento è approcciato con una forte resistenza che rende tutto COMPLICATO. Chi opera tutti i giorni nel settore sa di cosa parlo.

Lento: la complessità porta alla lentezza dovuta a continui rinvii per prendere decisioni, mancanza di un modo di lavorare smart (si lavora troppo in presenza, unico modo per catturare l’attenzione).

Non scalabile: un mercato fatto di tanti (troppi) piccoli operatori che andrebbero integrati all’interno di un percorso di innovazione uno a uno.

Ci sono due modi per approcciarsi al cambiamento: chiudersi nella baracca sulla spiaggia (sperando che tutto passi velocemente) o prendere la tavola da surf e cavalcare l’onda.

Michele Romagnoli

Come puoi leggere il mondo sta cambiando alla velocità della luce, ogni nuovo cambiamento anche se difficile e doloroso è la più grande occasione che possa capitare per crescere e diventare qualcosa di migliore. Come professionista, azienda ma soprattutto come persona.

👉 Aggiornamenti utili sull’automotive

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In questa sezione ho creato due portafogli con i titoli delle case auto tradizionali e di quelle nuove (EV e cinesi) con l’andamento dell’anno in corso (proviamo così, mi dirai se ha senso o meno).

Ritengo importante tenere sempre ben in vista i valori di questi due aggregati come una sorta di “sentiment” del settore nella sfida tra i player storici e quelli nuovi perchè è qui che si giocherà la partita nel medio e lungo periodo.

A te le valutazioni 😉

NB: i dati sono generati da Google Finance e vanno considerati solo per analizzare l’andamento in % dei due gruppi di titoli e non i valori assoluti espressi in valuta. Si sconsiglia l’uso per finalità di investimento.

Portafoglio Case Auto Tradizionali

Portafoglio Case Auto “Nuove”

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Michele

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