• Autotech Italia
  • Posts
  • 🦋 La mutazione di Stellantis e l'inversione del ruolo delle generazioni al tempo dell'AI

🦋 La mutazione di Stellantis e l'inversione del ruolo delle generazioni al tempo dell'AI

Benvenuto nella newsletter #24

Indice dei contenuti

Una settimana fa mi ha colpito il post di Luca Tremolada, giornalista de Il Sole 24 Ore ed esperto di nuove tecnologie, in cui ha messo in risalto per la prima volta (almeno per me) un aspetto che non avevo mai considerato: nel processo di adozione dell’AI il ruolo tra le generazioni è (non sarà…) invertito.

Le generazioni “diversamente giovani (dai cinquantenni in su per capirci 😅)” saranno fondamentali per il funzionamento degli “agenti” automatizzati dell’AI, al contrario di quello che è sempre accaduto con le nuove tecnologie digitali adottate per prima dai giovani e poi diffuse con lentezza verso gli altri.

Questo è il passaggio “logico” che a mio avviso ci deve far capire come questa rivoluzione avrà un impatto strutturale anche in settori tradizionali come l’automotive, dove tutti gli operatori si lamentano in modo cronico per la mancanza di nuove “risorse specializzate” da inserire nelle loro aziende.

Rimanendo con i piedi per terra e sulla nostra piccola e amata Italia, in Stellantis ci sono i primi segnali di questa mutazione. Ed è una buona notizia.

Scopriamo perchè.

🦋 La mutazione (in corso) di Stellantis al tempo dell'AI

Riporto il post di Luca Tremolada qui pari pari come vera riflessione spontanea (non rimanda ad una fonte esterna o un articolo):

E’ la sintesi di uno scenario davvero inedito per l’introduzione dell’AI nelle aziende: costa meno formare boomer e genX che conoscono le pratiche aziendali che non le nuove generazioni native di questa tecnologia.

Questo passaggio da per scontato che tutte le aziende (o il modo di lavorare in generale) prima o poi saranno impattate da questo cambiamento.

Automotive compreso, Stellantis compreso.

L’AI nelle scuole e il rapporto con i docenti

Sempre Luca Tremolada in questo articolo ci racconta cosa è successo a Londra alla fiera British Educational Training and Technology dove centinaia di aziende tecnologiche globali incontrano le istituzioni della formazione per tracciare gli scenari futuri.

In sintesi sono emersi dei punti interessanti come ad altri settori tradizionali:

  • a differenza di videogiochi, ebook e strumenti digitali, gli “AI LLM” hanno saputo incuriosire un'ampia popolazione di insegnanti grazie all'interfaccia vocale e alla dinamica di interazione basata su domande, comprensibili in modo nativo.

  • Una ricerca di Acer su oltre 700 scuole europee (15% in Italia) rivela che l'IA aiuta gli insegnanti a semplificare la pianificazione delle lezioni (70%), preparare esercizi assistiti (62%), analizzare i progressi degli studenti (58%) ed eseguire valutazioni automatiche (56%).

  • l’IA diventa un motore invisibile che, al posto di limitarsi a dare risposte, offre strumenti per gli insegnanti, non si sovrapponendosi al loro lavoro ma al tempo stesso non li esime dal controllare se quello che fa lo fa bene o no.

Quindi il corpo docente sta già avendo un ruolo attivo nel processo di cambiamento del mondo scolastico e sta già capendo come può trovare efficienze all’interno dei propri compiti come risposta alla scarsità di risorse economiche storica.

Quindi l’AI non sostituisce il corpo docente (nessuno lo vuole, a partire dalle aziende tecnologiche), anzi gli da un ruolo di governo a monte.

E cosa fanno i “giovani” a scuola? Usano ChatGPT per farsi fare i compiti pari pari (copia e incolla) al loro posto.

Esemplare il discorso del Prof. di fisica più famoso d’Italia (bravo Vincenzo Schettini"!) in merito a questo punto:

Ecco allora il ruolo fondante (e nuovo) degli insegnanti al tempo dell’AI: adottarla ed insegnarla come un “super potere” in grado di potenziare le proprie capacità cognitive.

Chiaro il cambio epocale?

Vuoi approfondire questi temi in modo specifico per la tua azienda o la tua professionalità?

Con una consulenza di 30min gratuita con me possiamo analizzare insieme i punti di forza e di debolezza “digitali” della tua azienda o della tua figura.

Co-evoluzione Uomo-AI

Parallelamente mi ha colpito anche il dialogo tra Luca De Biase e Dino Pedreschi in merito all’impatto dell’AI nel medio e lungo termine anche a livello sociale, perchè se non ben governato il suo potenziale potrebbe andare perso se non addirittura dannoso.

E l’Europa in questo potrebbe avere un vantaggio inaspettato sugli Stati Uniti e Cina. Vediamo perchè.

I punti cardine del confronto sono questi:

  • L'interazione tra umani e AI è un processo coevolutivo: le scelte umane influenzano gli algoritmi, che a loro volta influenzano le scelte future, creando un ciclo continuo.

  • A differenza di altre tecnologie, l'AI accelera e disintermedia il processo coevolutivo, sostituendo i progettisti umani con i dati generati dalle scelte degli utenti.

  • Esempi di Pensiero Non Coevolutivo, dove l’utente ha un ruolo passivo nell’interazione:

    • Social Media: algoritmi che premiano contenuti coinvolgenti possono creare "bolle" informative e radicalizzare le opinioni.

    • E-commerce (es: Amazon): I sistemi di raccomandazione che aumentano la diversità dei prodotti per gli utenti possono ridurre la diversità complessiva del mercato, penalizzando i prodotti meno popolari.

    • Navigatori: Algoritmi che suggeriscono il "percorso migliore" individualmente possono, se utilizzati da molti utenti contemporaneamente, creare congestionamenti e disagi.

Il dialogo ha messo in evidenza sia gli aspetti positivi di questa evoluzione (come una sorta di democratizzazione della tecnologia) ma anche tanti rischi se lasciata libera di evolversi su se stessa, suggerendo come la legislazione europea del Digital Services Act (DSA) può garantire che i sistemi di AI rispettino standard di sicurezza e responsabilità, soprattutto in relazione ai rischi sistemici (disinformazione, violenza, ecc.).

Quindi c’è una via europea all’evoluzione dell’AI che mette l’uomo al centro, a differenza della totale deregolamentazione in atto di americani e cinesi.

Vediamo cosa sta accade in casa Stellantis.

Stellantis si allea con Mistral AI

La scorsa settimana Stellantis ha annunciato con questo comunicato stampa l’alleanza strategica con la società Mistral AI per portare l’intelligenza artificiale in molti sistemi e applicazioni della produzione dei veicoli, migliorando l’analisi dei dati, facilitando lo sviluppo e migliorando l’interazione con i clienti.

Quindi una casa italo-francese che sceglie un partner europeo (anche lei francese, non sarà un caso… ma è cosi) per avviare il “cantiere” dell’AI in tanti ambiti del ciclo di vita del prodotto “auto”:

  • Migliorare l’esperienza a bordo della vettura con l’intelligenza artificiale.

  • Intelligenza dei dati della distinta base (BOM): uno strumento di intelligenza artificiale specifico di Stellantis che semplifica l’analisi di complessi database di componenti, aiutando gli ingegneri a identificare, confrontare e ottimizzare la selezione dei componenti per massimizzare il loro riutilizzo e l’efficienza globale.

  • Analisi dei dati di feedback dei veicoli: l’intelligenza artificiale automatizza l’elaborazione dei dati provenienti dalle flotte di sviluppo e dai relativi sondaggi, identificando rapidamente le tendenze e le azioni correttive, oltre a migliorare la qualità dei prodotti e la soddisfazione dei clienti.

  • Assistente virtuale “Club Stellantis” per supportare i dipendenti di Stellantis in Francia nell’acquisto di veicoli aziendali.

  • Rilevamento delle anomalie di produzione guidato dall’intelligenza artificiale.

Per implementare questa tecnologia non basta solo scegliere un partner tecnologico, bisogna muoversi parallelamente anche a livello di management e relazioni di alto profilo.

Le “poltrone” di John Elkan e il futuro CEO di Stellantis

Non è nemmeno un caso che John Elkan, parallelamente alla fase turbolenta che sta attraversando Stellantis a livello di mercato ma non finanziario, sia entrato nel CDA di Meta di Mark Zuckerberg (la capogruppo che detiene Facebook, Instagram e Whatsapp per capirci).

Questa relazione, anche se non porterà a soluzioni industriali condivise (vedi la scelta di Mistral AI), dimostra come la “testa” di Stellantis sta predisponendo una serie di pilastri strategici e di relazioni globali su cui fondare la strategia in grado di creare la nuova “versione” di Stellantis per i futuri anni.

Rimane da definire l’ultimo tassello del progetto di rivoluzione: il nuovo CEO.

Mi ha colpito la notizia dell’ipotesi (tutta da confermare) che scelta possa ricadere su Luca Maestri.

Chi è Luca Maestri? Attuale capo dei corporate services di Apple ma fino al primo gennaio 2025 è stato Chief Financial Officer (Direttore finanziario) a livello globale. Maestri è una figura di spicco nel panorama finanziario globale, in virtù degli anni come capo della finanza di Tim Cook, per il quale ha gestito più di 200 miliardi di liquidità, cifra superiore al PIL di molti Stati, e si è guadagnato un prestigio internazionale enorme.

Uno scenario davvero interessante per il gruppo.

👉 Sintesi finale

Cosa hanno in comune l’AI, i professori e Stellantis?

La rivoluzione tecnologica che sta attraversando il mondo intero, di cui l’AI sarà quella più profonda e virale a differenza della propulsione dei veicoli (elettrico, bio carburante, idrogeno etc), per la prima volta nella storia dell’uomo avrà bisogno dell’esistente (persone, processi, conoscenza etc) per co-evolversi con l’uomo come abbiamo visto.

Non sarà un passaggio tra il bianco e il nero.

Ma un processo che vedrà tante sfumature di grigio frutto della capacità di adattamento delle organizzazioni di definire il proprio modello di applicazione.

L’unico limite è la resistenza “culturale” delle posizioni decisionali al vertice delle organizzazioni (politici, manager, imprenditori etc).

Come i professori adottano l’AI per renderla un “super potere” per loro e gli studenti, così Stellantis, all’interno di un quadro socio-economico-politico europeo ben definito, sta trovando la propria strada al cambiamento.

Un percorso che è solo agli inizi di cui si vedranno i cambiamenti su “strada e chiavi in mano” tra qualche anno con i nuovi veicoli progettati nativamente con queste nuove logiche, qualunque esse siano.

Di sicuro, per quel che ci riguarda da vicino, il post vendita e i centri di assistenza auto locali dato che operano sul parco veicolare circolante attuale non devono attendere anni ma possono e devono iniziare sin da subito a progettare il proprio percorso di innovazione partendo dall’esistente, fatto anche di sistemi gestionali datati, con l’ausilio di soluzioni che aggiungono i “super poteri” senza stravolgere il lavoro quotidiano.

Con orgoglio posso dire che è esattamente la filosofia alla base di quello che stiamo facendo insieme ai migliori car service italiani con la piattaforma di tiassisto24, che permette di valorizzare l’esistente agganciando i nuovi processi “full digital” da e verso il driver finale in modo automatizzato.

💸 Follow the MONEY

In questa sezione ho creato due portafogli con i titoli delle case auto tradizionali e di quelle nuove (EV e cinesi) con l’andamento dell’anno in corso (proviamo così, mi dirai se ha senso o meno).

Ritengo importante tenere sempre ben in vista i valori di questi due aggregati come una sorta di “sentiment” del settore nella sfida tra i player storici e quelli nuovi perchè è qui che si giocherà la partita nel medio e lungo periodo.

A te le valutazioni 😉

NB: i dati sono generati da Google Finance e vanno considerati solo per analizzare l’andamento in % dei due gruppi di titoli e non i valori assoluti espressi in valuta. Si sconsiglia l’uso per finalità di investimento.

Se ho fatto qualche errore non esitare a segnalarmelo. Grazie!

Portafoglio Case Auto Tradizionali

Portafoglio Case Auto “Nuove”

Il tuo feedback è importante!

Grazie 🙏 per aver letto questa edizione!

Ti è piaciuto il numero di oggi?

Login o Iscriviti per partecipare ai sondaggi.

Se vuoi puoi rispondermi anche direttamente alla mail se hai suggerimenti o indicazioni specifiche.

Alla prossima settimana!

Michele

PS: se apprezzi questo lavoro condividilo con i tuoi colleghi 🙏

Altro materiale:

🧑‍💻 Il progetto

Reply

or to participate.